La Fabbrica del Rinascimento - Basilica Palladiana,
Piazza dei Signori - Vicenza
Mostra in corso dal 11 dicembre 2021 al 18 aprile 2022
In inverno è in arrivo una grande mostra alla Basilica Palladiana; si svela come una città di provincia diventò in breve tempo uno dei riferimenti geografici del Rinascimento italiano.
Comunicato Stampa della mostra La Fabbrica del Rinascimento
Alla metà del Cinquecento
a Vicenza accade qualcosa
di unico, per certi aspetti
irripetibile.
La città, forte di una ricchezza crescente,
scommette sulla trasformazione
della propria immagine
di “luogo di provincia” attraverso l’arte
e l’architettura d’avanguardia, diventando
una vera capitale della cultura.
È da queste premesse che prende avvio la mostra, unica nel suo genere,
che intrecciando capolavori assoluti di pittura, scultura e architettura, accostati
a libri, tessuti, oggetti preziosi, arazzi, trasporterà i visitatori indietro nel tempo,
all’interno della sorprendente “fabbrica” del Rinascimento, raccontando trent’anni
dell’eccezionale vita artistica di Vicenza, dal 1550 all’inaugurazione del teatro
Olimpico nel 1585.
Per la prima volta dopo 500 anni i due ritratti di Veronese di Livia Thiene,
dal Walters Art Museum di Baltimora, e del marito Iseppo Porto, proveniente
dalle Gallerie degli Uffizi di Firenze, mai presentati insieme in Italia, tornano
“a casa”, nella loro città, a poche centinaia di metri da palazzo Porto, per il quale
erano stati concepiti. Un piccolo, splendido, cortocircuito della memoria.
Committenti colti e cosmopoliti, i nobili vicentini credono alle visioni di un gruppo
di giovani artisti geniali, ambiziosi, che diverranno famosi in tutto il mondo.
Un architetto: Andrea Palladio.
Due pittori: Paolo Veronese
e Jacopo Bassano.
Uno scultore: Alessandro Vittoria.
Lavorano insieme per portare a Vicenza
il Rinascimento di Raffaello e Michelangelo
e mandare in pensione Tiziano e Sansovino.
È Roma antica ad essere il comune denominatore dei quattro artisti.
Palladio ne studia sul campo le rovine e le pone alla base della sua
‘usanza nuova’, un’architettura in grado di far sognare ai suoi committenti
di essere gli eredi di quella grandezza.
Accanto a lui, e spesso negli stessi edifici, Paolo Veronese, Alessandro Vittoria,
ma anche Jacopo Bassano guardano all’arte antica, già assorbita da Raffaello
e Michelangelo in un linguaggio che supera le scuole regionali per divenire
universale, chiamato da Vasari ‘la maniera moderna’.
Guarderemo gli artisti mentre
concepiscono i capolavori,
nel momento in cui le idee
prendono forma e si fissano
sulla carta, per diventare
dipinti o edifici.
Li coglieremo trarre nutrimento
dal lavoro degli altri
Lungo il percorso espositivo, il visitatore conoscerà i meccanismi
di produzione della bellezza, scoprirà come nascevano i capolavori
attraverso un confronto diretto con i committenti, i modelli originari,
i disegni, i bozzetti, il metodo di lavoro.
Tra i capolavori esposti, lo stupefacente disegno di Parmigianino,
Sacra famiglia con una colomba, dal Tyler Museum
di Haarlem, in Olanda, sarà messo in dialogo per la prima volta
con il dipinto di Veronese che ne è ispirato, la Madonna con il Bambino,
oggi al Museo Chiericati di Vicenza.
Entreremo nei meccanismi della loro produzione d’arte per le diverse occasioni, talvolta riutilizzando idee di successo per le creazioni future.
Lo straordinario dipinto Giuditta e Oloferne di Veronese, in prestito da Palazzo Rosso di Genova, verrà messo accanto al suo straordinario bozzetto ritrovato al museo Soumaya di Città del Messico e presentato per la prima volta in Europa.
Entreremo nella bottega degli artisti e ammireremo il quadro circondati dalle statue, dai gessi e dai disegni rappresentati nel dipinto stesso: è il caso dello splendido ritratto di Palma il Giovane. Grazie a un team di specialisti di storia economica sarà possibile entrare nei meccanismi del mercato dell’arte.
Prestiti eccezionali ci consentiranno di entrare nella bottega di un artista veneto del Rinascimento, scoprendo le sue fonti d’ispirazione.
La mostra offre una opportunità unica, mai vista prima: conoscere il costo di vendita degli splendidi oggetti che oggi ammiriamo nei musei. Scopriamo così che un paio di guanti ‘da signore’ costavano il doppio di un dipinto di Bassano.
Quanto valevano questi meravigliosi capolavori? Una ricerca approfondita permetterà di conoscere i prezzi delle opere esposte, paragonandoli agli oggetti della vita quotidiana di allora, con risposte che perlopiù contraddicono la nostra sensibilità attuale: uno dei più sorprendenti dipinti del Rinascimento, Due cani da caccia di Jacopo Bassano, in arrivo dal Louvre di Parigi, ad esempio, valeva la metà di un paio di guanti ‘da signore’ e quasi mille volte meno dei cristalli incisi di Valerio Belli, in prestito dai Musei Vaticani.
Orari: da martedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00.
Biglietti: intero € 13; ridotto € 11
over 65 e studenti universitari con tesserino.
Ridotto under 18 € 5
da 11 a 17 anni.
Gratuito
bambini da 0 a 10 anni; giornalisti accreditati;
accompagnatori di persone con disabilità;
1 accompagnatore per gruppo.
Sito web: Biblioteca Palladiana |