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Museo Naturalistico Archeologico - C.a’ S. Corona,
4 - Vicenza
(Foto: Roby 48, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)
Il Museo Naturalistico Archeologico è ospitato nei chiostri dell'ex
convento annesso alla Chiesa di Santa Corona, all'interno del centro storico
cittadino. Fu inaugurato nel 1991. Si divide in una sezione naturalistica
e in una archeologica e fa parte del circuito dei Musei Civici di Vicenza.
La sezione naturalistica del Museo Naturalistico Archeologico
Il percorso illustra la nascita e l'evoluzione del territorio vicentino
e dei Colli Berici attraverso sezioni dedicate alla geologia - per la storia
del territorio - e alla morfologia - per la formazione del territorio. Inoltre
vi sono anche sezioni dedicate ai differenti ambienti ed ecosistemi che
compongono il territorio per aiutare il visitatore nella comprensione della
biodiversità dell'area vicentina.
Reperti in mostra
- collezione ornitologica
- collezioni malacologica
- collezione osteologica
- erbario del naturalista e archeologo Paolo Lioy
- collezione entomologica
La sezione archeologica del Museo Naturalistico Archeologico
Questa parte del Museo Naturalistico Archeologico di Vicenza inizia il percorso
a ritroso dal Paleolitico vicentino (250.000 a.C.) fino all'arrivo dei Longobardi
dopo la caduta del Regno Ostrogota d'Italia per mano dei Bizantini in seguito
alla guerra greco-gotica (metà del VI secolo d.C.).
Quindi, a partire dall'ampia parabola cronologica del Paleolitico (250.000-9.500
a.C.), in cui si vede la nascita e l'evoluzione dei primi manufatti e l'uso
del fuoco, passando attraverso i tre millenni del Mesolitico (6.500 a.C.)
e del Neolitico (3.400 a.C.), che esasperano queste conoscenze tecniche
in un uomo ormai moderno, ci si avvicina alla formazione di gruppi sociali
più eterogenei dell'Età del Rame (2.300 a.C.) e del Bronzo
(950 a.C.) i quali furono in grado di produrre una cultura dell'aldilà
riflessa nella formazione di una cultura sepolcrale testimoniata in museo
da notevoli reperti.
Con l'Età del ferro a Vicenza (950-49 a.C) entriamo già in
una cultura alfabetizzata attestata anche dalla prima menzione epigrafica
dell'etnia veneta con il termine Venetkens. L'adesione senza scontro, per
precise affinità mitologiche tra Roma e il Veneto, alla Repubblica
di Roma, con l'acquisizione della cittadinanza romana (49 a.C) e il conseguente
lungo percorso nell'Impero romano fino al V secolo, produce a Vicenza segni
ampiamente riconoscibili ancora oggi nella sua urbanistica (il teatro).
Del periodo longobardo (568-850 d.C.) sono importanti per il museo le necropoli
di Sovizzo e di Dueville le quali hanno restituito preziosi reperti di vita
quotidiana e militare di un popolo fieramente guerriero disceso dal nord
Europa. Reperti in mostra
- schegge sottili e taglienti di tipo Levallois del Paleolitico e Mesolitico
- punte, raschiatoi, strumenti in selce e in osso
- vasi e bicchieri in ceramica del Neolitico
- punte di freccia, teste d'ascia e pugnali in rame dell'Età del
Rame
- spilloni, coltelli e asce in bronzo dell'Età del Bronzo
- steli da villa Guiccioli e da Isola Vicentina
- lamine votive sbalzate
- tavoletta alfabetica dell'Età del Ferro
- iscrizioni funerarie, votive e pubbliche romane
- mosaico figurato da piazza Biade (IV sec. a.C.)
- punte di lancia, umboni di scudo, spade del periodo Longobardo (dal 568
d.C.)
- pettini, coltelli, anelli e fibule
Informazioni utili per la visita
Orario: da settembre a giugno tutti i giorni dalle 9 alle 17.30. Luglio e agosto tutti i giorni dalle 9 alle 18.
Chiuso 25 dicembre
e 1° gennaio. Aperto il 26 dicembre.
Telefono:
+39.0444.222815. Biglietteria +39.0444.320854.
E-mail: [email protected] Sito
web: Museo
Naturalistico Archeologico |